Cà del pozzo
Uno spettacolo di burattini sul fascismo, la guerra, la Resistenza.
Durante il ventennio fascista in un luogo qualunque dell’Italia, un piccolo borgo condivide un pozzo sprovvisto di corda e secchio, perciò chi deve attingere l’acqua, è costretto a portare i propri. Cà del pozzo, il nome del borgo, non è un posto dove i vicini si trattano con amicizia.
Un pozzo senza corda e senza secchio non può essere usato da chi passa di là, è un po’ come la fontanella al parco da dove però non esce più acqua.
Scoppia la guerra: gli uomini partono per il fronte arruolati nell’esercito fascista. Nel borgo restano solo donne, anziani e bambini, speranzosi che torni la libertà, quella che già mancava durante la dittatura.
Un giorno, al pozzo del villaggio, compare un uomo, un partigiano: è ferito, è assetato, è ricercato. Le donne di Cà del Pozzo lo aiutano e lo nascondono. La guerra, le angherie del fascismo, la fame, le violenze di fascisti e nazisti, l’imposizione di idee violente e bugiarde, renderanno più unite le donne di Cà del pozzo, che decideranno di rimettere la corda e il secchio per iniziare un nuovo periodo.
NOTE TECNICHE
Durata spettacolo 55 minuti
Testo e animazione: Vincenzo Di Maio
Regia: Angela Burico -Vincenzo Di Maio
Burattini e oggetti di scena: Brina Babini, Vincenzo Di Maio
Esigenze tecniche: una presa elettrica, soffitto 3 metri,tempi montaggio 2 ore.
Consigliato PER UN PUBBLICO A PARTIRE DAI 9 ANNI.