Serafina la Furba (nuovo spettacolo)

Liberamente tratto e riscritto da una fiaba popolare italiana lo spettacolo di
burattini Serafina la furba mette in scena il coraggio,l’intelligenza e l’astuzia
femminile, ma anche la prepotenza e l’ingiustizia dei potenti che ieri come oggi
hanno spesso da imparare da chi è povero di soldi ma ricco di capacità!

Qui cè un albero! (nuovo spettacolo)

Carletto va tutti i giorni al suo albero, Carletto ama andare lì, gli altri bambini a volte lo prendono in giro perché a lui non piace giocare al pallone o alla lotta.

L’albero è nel paese: a metà strada tra la scuola e casa sua, ogni giorno lo saluta, ci si arrampica, l’albero è l’amico segreto di Carletto a lui racconta un sacco di cose che non dice a nessuno e poi l’albero è la casa degli uccellini, degli scoiattoli, in primavera i suoi boccioli si trasformano in fiori e poi in frutti, e a scuola gli hanno spiegato che le sue foglie producono ossigeno per tutto il pianeta e le sue radici arricchiscono il terreno.

Un brutto giorno scopre che un uomo vuole tagliarlo per fare un parcheggio in quel piccolo giardino dove svetta il bellissimo albero.

Carletto scoprirà di avere tanti amici e un grande coraggio ma dovrà convincere gli adulti, che spesso non capiscono i piccoli, ad aiutarli a salvare l’albero.

I Burattini amano il lieto fine per cui se i “grandi” non saranno capaci di aiutare l’albero i bambini e l’albero stesso sapranno trovare la soluzione migliore!

Qui c’è un albero:

Spettacolo di Burattini a guanto, durata 40 minuti

rivolto ad un pubblico dai 3 ai 103 anni.

Esigenza tecnica: una presa elettrica, due ore di montaggio, un’ora di smontaggio.

Dario e Serena – Parigi e Berlino (nuovo spettacolo)

Una produzione Museo Tattile Statale Omero e Teatrino Pellidò

Dario e Serena si amano e sono ciechi, hanno studiato la storia dell’arte italiana e hanno per l’arte una grande passione.

Per Dario e Serena l’arte ha molte forme e parla al nostro cuore, alla nostra mente, al nostro corpo, tutta la bellezza dell’arte può arrivare a chiunque voglia amarla e aprire quelle percezioni miracolose che ogni essere umano ha dentro di sé. Per Serena e Dario che hanno perso la vista da bambini, l’arte è multisensoriale: di fronte ad un’opera d’arte ci coinvolgiamo totalmente, proprio come fanno gli artisti mentre la creano o come quando i bambini sono concentrati in un gioco. L’arte appartiene anche a chi non vede, così decidono di andare a visitare musei, teatri, gallerie d’arte, cinema, circhi e luoghi d’arte di tutto il mondo e di far aprire gli occhi ai direttori e agli studiosi sulle illimitate capacità dell’arte.

 

Testo: Vincenzo Di Maio

Regia: A. Burico, C. Ventriglia, V. Di Maio

Burattini scolpiti da: Brina Babini

Musiche originali: Igor Pitturri, Agostino Gamba, Eugenia Carro

Si ringrazia per l’ Ospitalità creativa La Cupa, Altra idea di città, Teatro Solare

Età consigliata dai 6 ai 106 anni.

Durata 50 minuti

Esigenze tecniche: una presa elettrica di normale potenza, un soffitto di 3 metri se svolto al chiuso, montaggio 2 ore, smontaggio 1 ora.

Il video

Cà del pozzo

Cà del pozzo

Uno spettacolo di burattini sul fascismo, la guerra, la Resistenza.

Durante il ventennio fascista in un luogo qualunque dell’Italia, un piccolo borgo condivide un pozzo sprovvisto di corda e secchio, perciò chi deve attingere l’acqua, è costretto a portare i propri. Cà del pozzo, il nome del borgo, non è un posto dove i vicini si trattano con amicizia.

Un pozzo senza corda e senza secchio non può essere usato da chi passa di là, è un po’ come la fontanella al parco da dove però non esce più acqua.

Scoppia la guerra: gli uomini partono per il fronte arruolati nell’esercito fascista. Nel borgo restano solo donne, anziani e bambini, speranzosi che torni la libertà, quella che già mancava durante la dittatura.

Un giorno, al pozzo del villaggio, compare un uomo, un partigiano: è ferito, è assetato, è ricercato. Le donne di Cà del Pozzo lo aiutano e lo nascondono. La guerra, le angherie del fascismo, la fame, le violenze di fascisti e nazisti, l’imposizione di idee violente e bugiarde, renderanno più unite le donne di Cà del pozzo, che decideranno di rimettere la corda e il secchio per iniziare un nuovo periodo.

 

NOTE TECNICHE

Durata spettacolo 55 minuti

Testo e animazione: Vincenzo Di Maio

Regia: Angela Burico -Vincenzo Di Maio

Burattini e oggetti di scena: Brina Babini, Vincenzo Di Maio

Esigenze tecniche: una presa elettrica, soffitto 3 metri,tempi montaggio 2 ore.

Consigliato PER UN PUBBLICO A PARTIRE DAI 9 ANNI.

Il video

Cervelli di Plastica

In paese hanno autorizzato l’industriale Gino Pet ad aprire una fabbrica che produce la plastica e con essa crea qualsiasi oggetto. In Paese tutti vanno a lavorare lì, e quando escono dal lavoro corrono ai magazzini generali di Gino Pet, a comprare cose di plastica che si romperanno presto e diventeranno rifiuti…. Un bel giorno torna in paese Toni Riduci che insieme alla sua amica Lucilla, scoprirà che dietro la fabbrica e lo strano odore che avvolge il paese si cela un terribile mistero.

Teatrino Pellidò per un mondo meno usa&getta

Ciccio Ninetto

Spettacolo sull’amicizia e l’avventura: L’amica di Ciccio Ninetto si è trasferita con i suoi genitori nel suo paese d’origine che è proprio dall’altra parte del mare. Ciccio Ninetto va tutti i giorni sullo scoglio aspettando di vederla ritornare… Conosce un pesce che parla, che gli consiglia di andare a cercarla, decide di prendere senza permesso la barchetta del nonno… Una mareggiata lo farà naufragare su un’isola che è un enorme mostro marino dove vive una sirena cattiva che vuol trasformarlo nel suo cameriere….. Si salverà il povero Ciccio Ninetto? Troverà la sua amica?

Giuanni Benforte

Tratto da una fiaba popolare marchigiana, Giuanni è un povero contadino che dandosi la zappa sul piede concepisce un’ idea che gli cambierà per sempre la vita, correrà dei rischi grandissimi ma con il coraggio e l’incoscienza di chi deve per forza trovare una soluzione ai suoi guai, riuscirà nelle sue mirabolanti imprese!!!

Ari ari ciuccio mia caccia i denari

Liberamente tratto da una fiaba popolare italiana

Reginaldo è un vero monello, la scuola lo caccia via, la mamma lo rimprovera e lo manda via, solo Nanni l’Orco lo prende con se a zappare e lavorare nel campo, gli offre da mangiare e da dormire e gli fa un dono magico. Purtroppo Reginaldo da vero sprovveduto dovrà sbagliare più volte, prima di imparare la lezione ed apprezzare i preziosi doni del suo amico Orco.

Geppone e il vento di tramontana

Liberamente ispirato ad una fiaba popolare Toscana, vede contrapporsi il contadino lavoratore e il padrone delle terre sfruttatore e ingiusto, sarà un oggetto magico a risolvere i problemi del povero Geppone e di sua moglie Rosina, non senza una serie di colpi di scena!

Gaetano il ciarlatano

Performance con burattini e teatro da spalla, realizzabile in strada e itnerante. Durata 10 minuti

Pasquale è un vero temporale, fa sempre arrabbiare la mamma. Un giorno dopo l’ennesima marachella passa di là Gaetano il Ciarlatano che tra le sue pozioni ne ha una che fa diventare più buoni quei bambini un pò cattivi, la mamma di Pasquale ne compra subito una boccetta ma la dose è così forte che Pasquale più che un bambino buono diventa un bambino addormentato… Per fortuna ci sono i papà!!!